Veduta d'insieme con indicazione degli alpeggi principali (vista da Genuina) |
La dorsale che unisce il Pizzo di Albiona al Camoscellahorn
(Pioltone) in direzione Est-Ovest fa da spartiacque tra la val Bognanco e la
val Divedro e questo lato viene chiamato OVIGO.
Il versante bognanchino è molto ampio e solare, ricco di laghetti
e torrenti, di pascoli e boschi di larici. Un versante i cui alpeggi sono
ancora innalpati nella stagione estiva e molto frequentato da turisti ed
escursionisti.
Il lato divedrino è l’esatto opposto: versanti scoscesi o quasi
verticali, coperti da una ininterrotta foresta di abeti, faggi e roverelle. Una
montagna dura, selvaggia e difficile, alla quale per secoli i valligiani hanno
conteso ogni più piccolo pianoro per farne magri pascoli, costruendo con grandi
fatiche baite e ricoveri per il bestiame, ardite teleferiche per portare a
valle legname e prodotti, e realizzando una rete di mulattiere per superare i
balzi rocciosi inventandosi percorsi che hanno dell’incredibile. Questi
percorsi ogni anno richiedevano interventi di manutenzione e riparazione per i
danni che la conformazione dei luoghi e la furia degli elementi inevitabilmente
causavano.
Proprio questo però è il fascino di luoghi che meritano di essere
visitati, con rispetto e prudenza, alla ricerca delle vestigia di un’epoca che
è finita pochi decenni fa ma sembra lontana anni luce. Dagli anni 50 e 60 l’economia
della valle, come ovunque, è decisamente cambiata e quasi più nessuno ha motivo
e voglia di ripetere quelle grandi fatiche.
Anche in questo i tempi sono cambiati: su questi terrazzi
scarseggia l’acqua, manca la corrente e soprattutto non c’è rete, ed i nipoti di
oggi coi nonni non ci vanno più.
1 commento:
Ciao Franco....proprio ieri abbiamo fatto una bella gita all'OVIGO di Varzo con Alberto Zorloni. Io ho una baita all'alpe Cortiggia sopra Tugliagaprima di raggiungere Prato Grande. Ho letto con interesse quello che hai scritto e come non dar ragione al tuo sfogo personale. Grazie per osannare questi posti sperduti ma fantastici agli occhi di pochi. Giulio se vuoi scrivermi giulio.pezzoli@gmail.com
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