Le valli che circondano Domodossola offrono una grande varietà di percorsi adatti ad ogni tipologia di escursionista. In queste pagine mi propongo di riportarne alcuni, da me provati, e di fornire qualche informazione, sperando di fare cosa utile ad altri appassionati come me.

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Giro del passo e dei laghi di Variola (Val Bognanco)

Meraviglioso percorso ad anello tra pascoli d'altura (purtroppo quasi completamente abbandonati), pietraie e laghetti, al cospetto di ambienti aperti e panorami grandiosi. La lunghezza del percorso e il dislivello complessivo richiedono però un buon allenamento. Inoltre le tracce di sentiero tendono a sparire facilmente e occorre intuito e una buona cartina per non uscire troppo dal percorso originale. In caso di nebbia o nuvole basse ci si potrebbe trovare in difficoltà anche se la tipologia dei versanti non presenta pericoli.
Si lascia l'auto a San Bernardo e si scende al ponte che scavalca il rio Rasiga. Si prende a salire sulla carreggiabile per il Monscera ma al primo tornante, seguendo le indicazioni, si prende il sentiero che si stacca verso destra. Si sale dolcemente nel fitto bosco, si passa il torrente che scende dai laghi di Paione e in breve si giunge alle baite di Casariola.
 
Aggiornamento 2022 - Il tratto in leggera discesa che porta al guado del Rio Paione attualmente risulta parecchio accidentato e a tratti poco visibile - prestare attenzione.

Si segue il bel sentiero che prende quota in un bosco di larici in parte devastato da un incendio e si raggiunge l'alpe Dorca posta su un bellissimo costone molto panoramico. Da qui sulla sinistra si stacca un sentiero che conduce direttamente ai laghi. Se ne incontrerà un altro anche all'alpe Variola, ma si prosegue sempre diritto su un lunghissimo traverso che in lieve pendenza entra nel vallone che scende dal pizzo di Mezdì. Sull'altro lato del vallone, molto segnato da recenti franamenti, sono individuabili le tracce del sentiero che scavalca il passo di Andromia  Arrivati quasi al fondo del vallone si piega a sinistra e con pendenza più accentuata si sale alla vasta sella sommitale che costituisce il passo di Variola. Panorama stupendo sulle cime della val Divedro e del Veglia, sulla val Bognanco alle spalle e sui frastagliati picchi circostanti. 

Un sentiero scende sul versante divedrino e passando per gli alpeggi di Lorino e Wolf  raggiunge Varzo .... 1600 metri più in basso.
Si prende invece a sinistra tenendosi inizialmente sulla dorsale spartiacque sino a raggiungere il punto più alto. Il sentiero piega a sinistra sul lato bognanchino e in piano contorna il cono sommitale del Rovale. Si scende poi sempre su labili tracce sino al pianoro dei primi laghetti. Su facile pendio si scende alla conca dei laghi più bassi, da dove si potrebbe prendere il sentiero che ritorna all'alpe Variola.
Si mantiene invece la quota prendendo un sentiero ben marcato che esce sulla destra della conca. Un po' di saliscendi e poi una decisa salita sino a scollinare ai 2200 m dell'attacco della via normale al pizzo Giezza. Da qui inizia la lunga discesa per il ritorno alla base. Si incontrano varie tracce che scendono verso l'alpe Dorca ma conviene mantenere la traccia principale che con un lungo traverso conduce all'alpe Paione. Su strada carrabile si scende al ponte sul Rio Rasiga dove si deve affrontare il tratto in salita che riporta a San Bernardo. Sono c.ca 40 m di dislivello ma dopo una giornata di cammino pesano come 400. Dal parcheggio lo sguardo può abbracciare tutto il grande anfiteatro percorso.

(vedi altre foto)


Effettuata 25 Settembre 2016
Dislivello complessivo 900 m
Distanza percorsa 15 Km
Tempo di cammino 6 ore

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