Ho parcheggiato all’inizio
dell’abitato di Quarna Sopra e ho girato un poco per stradine e vicoli, tra
belle case e palazzotti che danno l’idea di un paese, non so oggi, ma un tempo sicuramente
“benestante”. Girovagando ho raggiunto la chiesa di Santo Stefano, in bella
posizione panoramica, con annesso cimitero monumentale, che ancora di più conferma
l’impressione di ricchezza.
Dal sagrato inizia la vecchia carrabile che sale verso l’alpe Camasca, con pendenze da subito impegnative. Con le spalle alla chiesa, guardando verso monte, si nota la croce bianca metallica che sarà raggiunta durante la salita. All’alpe Preer si lascia la carrabile per prendere, sulla destra, il sentiero per il monte Saccarello (tabella). La pendenza rimane sostenuta solo per poco, inizia poi un lungo traverso più dolce che raggiunge la dorsale del monte Mazzuccone. Il tracciato da qui in avanti sale mantenendosi sul filo di questa dorsale. In breve si giunge al balcone panoramico su cui è posta la croce ed un’area di sosta con tavoli e panche.
Il sentiero prosegue sempre
in cresta, senza difficoltà, sotto un bosco di betulle e faggi, fino alla
rampa che scavalca la cima del monte Saccarello con la sua cappelletta.
Da qui il percorso si fa
decisamente impegnativo, un continuo saliscendi su roccette, a tratti molto
esposto sul versante di Strona. Gradoni rocciosi sono attrezzati con catene, a
volte con funzione di sola sicurezza, in altri tratti anche come aiuto all’arrampicata.
Questi 200m finali sono adatti ad escursionisti esperti. Una volta raggiunta la
cima del Mazzuccone però fatica a tensione scompaiono di fronte alla bellezza e
vastità del panorama, incredibile per una quota dopotutto modesta.
Per la discesa ho programmato un giro ad anello, molto più lungo ma con pendenze dolci e privo di difficoltà. Anche la varietà di ambienti e panorami ha poi confermato la bontà della scelta (questo tracciato è una valida alternativa “turistica” per salire al Mazzuccone).
Inizio il rientro su qualche lingua di neve, il sentiero ben segnato si mantiene al centro della costa erbosa, larga e pulita. In breve si giunge ad un bivio (tabella). A sinistra la discesa diretta verso l’alpe Camasca, diritto si rimane sulla colmine e, praticamente in falsopiano, si raggiunge la sella del Colle di Strobj. Da qui, sul versante sud inizia la lunga carrabile T20 che si segue fino a Quarna. Sul versante nord una pista tagliafuoco, con un lungo falsopiano contorna il monte Mazzuccone per finire sempre a Quarna, mentre un sentiero scende ripido in valle Strona.
Prima di iniziare la discesa
si può proseguire ancora per pochi minuti in quota, fino ad un’area di sosta (e
forse di ristoro in estate) da dove si può ammirare tutto il percorso in cresta
fatto dalla cima del Mazzuccone fino a qui.
Da Strobj si raggiunge la
bella alpe Camasca, con molte abitazioni ristrutturate e una bella cappella. Bella
la vista del Monte Croce. Questo alpeggio è servito da una strada asfaltata che
sale da Quarna Sotto (non so se aperta al traffico e chiusa con sbarra).
Ripresa la discesa, dopo circa 1Km ho finalmente trovato un fontanile, l’unico
funzionante su tutto il percorso fatto fin qui (probabilmente più avanti in
stagione la situazione migliora).
Nel tratto da Camasca all’alpe
Preer il bosco misto lascia spazio ad una fresca pineta che porta i segni del
passaggio di una tempesta che ha abbattuto molte piante – la bonifica è ancora
in corso. A metà percorso si incontra un piccolo alpeggio con una baita
solitaria, un piccolo prato e una tabella che indica il sentiero di discesa a
Crego e a Quarna Sotto. Proseguendo diritto si torna a Preer al bivio della
mattina. Si incontra anche l’arrivo della pista taglia fuoco che scende da
Strobj e che non avevo notato salendo.
Effettuata | 28 Marzo 2025 |
Dislivello complessivo | 650 m |
Distanza percorsa | 10 Km |
Tempo di cammino | 6 h |
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