Anche se distanza e
dislivello appaiono trascurabili, questa interessante escursione non deve
essere sottovalutata. Parte del tracciato richiede attenzione e prudenza, ed è
da evitare con neve, ghiaccio, o in caso di forte pioggia.
Si può parcheggiare a lato della
strada, appena a valle della frazione di Riceno. Si segue la strada asfaltata fino
al sottopasso ferroviario, proseguendo diritto inizialmente su strada
carrabile. Poco oltre, il tracciato entra in un boschetto sotto il quale si trovano
parecchie costruzioni completamente in rovina, che costituivano il nucleo di
Campaglia. Ritornati su terreno più aperto si passa a monte di alcune
abitazioni ristrutturate e abitate. Il tracciato prosegue in leggera discesa
sempre sul lato soleggiato della valle e sotto le rocce che strapiombano della
costa della Colmine. Il sentiero progressivamente si avvicina alla massicciata
della ferrovia del Sempione e transita nei pressi della teleferica di servizio all’alpe
Beglia, alpeggio non visibile e nemmeno immaginabile, 600m più in alto.

Si passa sotto la ferrovia
per sbucare sul raccordo stradale presso un ponte sul torrente Diveria. Ci si
sposta sull’altro lato della valle e si prende a sinistra la carrabile che
conduce ai ruderi di una cava dismessa. In questo tratto si hanno belle viste
sui contrafforti rocciosi della Colmine e sui profondi canaloni che la tagliano
verticalmente. Arrivati alle costruzioni abbandonate della cava, al bivio
prendere a sinistra, in discesa, la traccia che si mantiene a lato del
torrente. Il sentiero compie qualche saliscendi per superare alcuni roccioni e
sbuca presso il ponte pedonale denominato “ponte nuovo” anche se chiaramente
risalente a secoli passati (di quello “vecchio”, probabilmente distrutto da una
piena, rimangono solamente i resti del pilone centrale).
Da questo punto inizia il
tratto più wild dell’escursione. Gradoni tra massi erratici e scalini
realizzati con tronchi consentono di risalire il versante fino a superare la
galleria ferroviaria, proprio dove anche la linea del Sempione attraversa il
Diveria. La vista di questa sequenza galleria-ponte-galleria è però ostacolata
dalla vegetazione, anche in inverno.

Inizia la breve ma ripida
discesa, sempre su gradoni e tronchi, fino a raggiungere il piano del vecchio
tracciato ferroviario, abbandonato dopo la frana e l’alluvione di fine anni ’50.
Ora la linea del Sempione viaggia sulla destra, nella galleria scavata sotto il
Pizzo di Albiona. Al termine di questo tratto erboso si supera il ponte sul piccolo
Rio Burra, che tanta distruzione e morte portò su San Giovanni, cancellandone
ogni traccia. A destra si nota una cappelletta che è l’unica vestigia rimasta intatta,
a ricordare la tragedia. Scendendo poi a sinistra su strada carrabile si riattraversa
il torrente Diveria per giungere alle poche abitazioni, in gran parte
diroccate, della frazione Campeglia (di Crevoladossola).
Effettuata il 14-02-2025 6Km 2h
(vedi foto)
A chi volesse conoscere i
fatti che portarono alla distruzione totale di San Giovanni (e parzialmente di Campeglia)
suggerisco due brevi video disponibili sul sito di Azzurra TV.
Aprire questo link
e selezionare puntata14 e puntata 15 (.... fino a quando resteranno disponibili sul sito).
Nessun commento:
Posta un commento