Il monte Cazzola è una delle mete più appaganti per la magnificenza degli ambienti e la relativa facilità di raggiungimento. Ho deciso pertanto di ripetere l'escursione già provata anni fa, questa volta in tardo autunno, con luci e colori decisamente diversi.
Partenza dal parcheggio di Devero in direzione ovest verso la frazione di Piedimonte. Raggiunte le belle baite si prende a sinistra seguendo le indicazioni per l'alpe Misanco, rimanendo sul lato sinistro del Rio Buscagna. La salita è facile, su buon sentiero, sotto un fitto bosco di larici, ed in breve si raggiunge il piccolo alpeggio, dove sono ancora ben visibili i segni del caricamento estivo.
L'ambiente si fa più aperto e luminoso, guadato il piccolo rio Misanco si incontra il bivio per il Lago Nero e la Curt du Vel. Ci si tiene sulla sinistra per il monte Cazzola. In questo tratto la pendenza è più marcata e le tracce si moltiplicano. Tutte puntano verso il visibile balcone ma alcune restano basse sul torrente e altre si tengono più alte verso il margine del bosco. Ho seguito quelle più alte per tenermi fuori dalla zona più umida, incredibile l'abbondanza d'acqua (non piove da almeno due mesi).
Raggiunto il balzo erboso e guadato verso sinistra il torrente, ci si ritrova sull'enorme panettone del monte Cazzola. La vista si fa grandiosa, veramente a 360 gradi. Anche qui due alternative. Una traccia punta alla vetta dritta per la linea di massima pendenza, una seconda, che ho seguito, si porta verso un gabbiotto di skilift sul bordo dello strapiombo su Goglio. Rimanendo abbastanza vicino al bordo, su percorso quasi libero, si aggira la cima e la si risale da est. Panorama sull'infinito, manca solo una panchetta o un sasso su cui sedersi a contemplarlo. Sulla piccola croce una foto ed un ricordo per una ragazza che amava queste montagne.
Questa volta il giro ad anello a cui avevo dovuto rinunciare la volta precedente è alla mia portata. Dalla cima si ridiscende in direzione est, verso un paletto di segnalazione: Da lì parte il sentiero che scende velocemente alla sottostante valletta. Da ignorare un primo bivio con una debole traccia che sprofonda tra sfasciumi verso fondovalle. Mantenendosi a destra si arriva in breve al Passo Buscagna, dove una seconda palina indica il bivio per l'alpe Bondolero. Si prosegue diritto in ambiente lunare, in questa stagione i laghetti sono completamente asciutti e la scarsa erba secca e scura.
Su percorso a tratti libero o su evidente traccia si traversano alcuni pianori alternati a brevi canyon per giungere ad affacciarsi sul pianoro superiore di Buscagna. A destra parte una traccia che rientra verso Curt du Vel e Misanco. Si prosegue invece diritto in discesa verso la baita isolata di Curt Vita, dove un ponticello consente di superare il rio Buscagna e portarsi sul lato orografico sinistro dove su comodo sentiero in direzione nord si percorre tutto il pianoro fino al suo bordo. Inizia un tratto di discesa più impegnativo a causa del fondo sassoso e per l'abbondanza di ruscelli da guadare più volte (ancora incredibile quanta acqua c'è). Si raggiunge il pianoro basso sulla destra del torrente che subito deve essere guadato un'ultima volta puntando verso le baite dell'alpe Buscagna superiore. Ancora un bivio: a sinistra sentiero per il bivacco Combi e Lanza.
Molto bello il lungo tratto erboso che in piano porta fino all'alpe Buscagna inferiore dove inizia l'ultimo balzo in discesa su Devero. Si rimane sul lato opposto del vallone rispetto al percorso della salita. Il sentiero è in buono stato, mentre il costone porta evidenti i segni di una slavina che, in tempi recenti, ha rasato alla base la quasi totalità dei larici che lo ricoprivano, i cui tronchi sono stati trascinati e accatastati nel torrente sottostante. Raggiunta la piana presso Piedimonte sono rientrato sul tracciato iniziale e, ormai al crepuscolo, ho recuperato l'auto.
Effettuata | 11 Novembre 2024 |
Dislivello complessivo | 750 m |
Distanza percorsa | 12 Km |
Tempo di cammino | 5 h 30' |
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