Le valli che circondano Domodossola offrono una grande varietà di percorsi adatti ad ogni tipologia di escursionista. In queste pagine mi propongo di riportarne alcuni, da me provati, e di fornire qualche informazione, sperando di fare cosa utile ad altri appassionati come me.

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Bocchetta di S. Antonio

Si parcheggia al termine della strada che da Craveggia sale alla Vasca e all’alpe Blitz. Subito oltre il parcheggio inizia il sentiero segnalato per la bocchetta di Sant’Antonio e Bagni di Craveggia. Dopo un ponticello sul Rio dei Piatti inizia la salita nel sottobosco di faggi che raggiunge in pochi minuti la bella chiesetta o poi la frazione più alta dell’alpe Blitz. Attraversati i prati si rientra brevemente nel sottobosco per sbucare all’alpe Pratogrande, da dove lo sguardo si apre verso le cime della Valgrande e la lontana cresta del Monte Rosa.

Da Pratogrande inizia il lunghissimo traverso in direzione nord-ovest che in costante e decisa pendenza porterà allo scollinamento della bocchetta di Sant’Antonio. L’ambiente è veramente favoloso, con ampie radure e boschi di rade conifere. Il fondo è ottimo, a tratti ancora selciato, sempre evidente e ben segnato, ed il panorama si amplia continuamente comprendendo le Rocce del Gridone a est e i 4000 vallesani a ovest.

Superato un ultimo balzo con una serie di tornanti, il traverso riprende ora quasi in falsopiano. Si incontrano resti sparsi di baite diroccate, ci si affaccia su un balcone panoramico sulla sottostante val Vigezzo e si lascia sulla destra la traccia che sale alla cima del Monte Ziccher. Il sentiero con qualche saliscendi contorna le pendici del monte entrando nel vallone del Rio Rodeggia. In questo tratto, verso ovest, sono visibili gli impianti della Piana e le rocce delle Scheggia. Già in vista della bocchetta ho avuto qualche difficoltà nel superare un paio di canalini che erano ancora in ombra e ghiacciati (inizio novembre). Tagliando in diagonale il prato sommitale si giunge allo scollinamento che porta ad affacciarsi sul vallone dei Bagni di Craveggia (Isorno). L’orizzonte è vasto ma verso un mondo a me sconosciuto fatto di cime e dorsali che non riconosco.

La Cappelletta è chiusa ma risulta accessibile un antro riparato al quale si può accedere scavalcando un finestrone; in caso di necessità è comunque un ambiente protetto dalle intemperie.

Affacciato sul versante nord si nota l’evidente traccia in falsopiano che conduce alla vicina bocchetta di Caneto. Il tratto è facile, anche se c’è qualche passaggio con ghiaccio, e vale la pena di ammirare anche questo versante del Monte Ziccher che dà sulla Valle degli Orti che scende verso Dissimo.

Per ritornare al parcheggio all’alpe Blitz ho programmato un giro ad anello che transita per l’alpe Cortignasco. Il giro è parecchio lungo, per contro le pendenze sono molto meno impegnative. Dopo un primo tratto allo scoperto su mulattiera in perfetto stato, pulita e segnata, si entra in un bel bosco di abeti che però preclude ogni panorama. Piacevolmente si raggiunge Cortignasco. L’alpeggio è molto vasto, con vari gruppi di baite, alcune ristrutturate e disseminate sulla radura. Il sentiero però rimane a destra del pascolo, sotto il bosco che si infittisce. 

Sotto le ultime baite si nota facilmente un bivio che indica a sinistra la direzione verso Piot e il Blitz e dritto per Crest e la Vasca. La variante di sinistra, che avrebbe comportato una lunghezza decisamente inferiore però non era riportata sulla mia mappa satellitare. Ho preferito non fidarmi e ho proseguito dritto (**). Dopo il bivio inizia un tratto in forte discesa, con tracciato anche più incerto ma fortunatamente breve (c.ca 100m in dislivello). Riappare la bella mulattiera e le pendenze tornano dolci, il bosco diventa di castagni e querce e su un frusciante tappeto di foglie si giunge all’alpe Crest. Poco oltre un cartello giallo indica un bivio, altrimenti non individuabile. A sinistra una traccia non sempre evidente scende in modo deciso verso le case di Rodeggio. Non ci sono segni né ometti, però con un po’ di attenzione il sentiero non si perde. Infine si sbuca sulla strada asfaltata che sale da Craveggia a circa 1Km dal parcheggio del Blitz.

Arrivato alla macchina ho dato uno sguardo al ben evidente tabellone, che sfortunatamente alla mattina avevo ignorato, (**) per scoprire che la variante via Piot è segnata e consigliata proprio per chiudere il giro ad anello (in GIALLO sulla mappa). Peccato, stimo che avrei risparmiato almeno una mezzora e un poco di fatica.

(vedi altre foto)

Effettuata7 Novembre 2024
Dislivello complessivo720 m   
Distanza percorsa 8 Km
Tempo di cammino 6 h



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