Si parcheggia senza problemi
nei pressi della chiesa di Finero e si traversa il paese per via Ramoni, sino
ad incontrare la palina segnaletica con le indicazioni per la Cappella del
Group.
Inizia sulla destra una bella mulattiera lastricata che in breve porta all’alpe Rulit, due stalle e qualche fienile in ottimo stato. A monte delle abitazioni parte una carrabile che in leggera salita aggira il costone del Durone ed incrocia poi una strada consortile. Si prende a destra, in salita, fino allo scollinamento, da dove inizia il sentiero S31 per La Cima. Il sentiero ne risale tutto il crinale rimanendo sempre sul lato cannobino. Sotto una luminosa faggeta il primo tratto affronta il ripido pendio con una stretta serpentina che ne alleggerisce la pendenza. Il fondo è quello classico di un sottobosco, una traccia su foglie e rami, sempre evidente nonostante la quasi totale assenza di segni su tronchi e massi. Tutto ad un tratto il sentiero prende a salire dritto per la massima pendenza, senza più dare tregua. Il sottobosco consente però di “inventarsi” una salita a zig-zag, tenendo d’occhio la traccia principale.
Il sentiero è in buone condizioni e ben evidente, non presenta difficoltà né punti esposti, alternando tratti normali a passaggi su roccette. Si risale un piccolo cocuzzolo aggirandone la cima dal lato vigezzino. Si perde una ventina di metri per discendere alla sella erbosa di Pianzà, da cui inizia la rampa finale per giungere in vetta. Si incontra un evidente bivio. A destra il tracciato ufficiale e segnalato, sulla sinistra una traccia, evidente ma non segnata, che taglia in diagonale la dorsale in direzione della forcella tra La Cima (dx) e la Testa del Mater (sx).
Ho provato a seguire questa
alternativa incontrando solo qualche ontanello e qualche masso da aggirare, ed
in breve ho raggiunto il piccolo pianoro tra le due cime. La vista si apre
anche sul lato della Val Grande, la sottostante Val Loana e il versante sud del
Pizzo Ragno.
Le due cime sono
praticamente alte uguali. A sinistra la Testa del Mater si presenta come un
panettone erboso di circa 80m in dislivello, a sinistra il tracciato che risale
i 50m verso La Cima appare più vario e interessante. Decido per questa alternativa
ed in breve, con qualche facilissimo passaggio su roccette, sono alla croce di
vetta.
Ho iniziato la discesa
seguendo il tracciato ufficiale non fatto in salita, anche questo tratto non
presenta difficoltà. Per tutta la rimanente lunga discesa verso Finero ho
rifatto il percorso della salita, avendo sempre di fronte le Rocce del Gridone
a separare le Centovalli dalla val Cannobina.
Effettuata | 19 Settembre 2024 |
Dislivello complessivo | 940 m |
Distanza percorsa | 9 Km |
Tempo di cammino | 6 h |
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