Le valli che circondano Domodossola offrono una grande varietà di percorsi adatti ad ogni tipologia di escursionista. In queste pagine mi propongo di riportarne alcuni, da me provati, e di fornire qualche informazione, sperando di fare cosa utile ad altri appassionati come me.

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Alpe Colla

Ho parcheggiato facilmente nella zona bassa di Colloro e ho seguito la strada asfaltata per l’alpe Lut fino a poco oltre la presa Enel sul Rio del Ponte da dove, a sinistra, inizia il sentiero per l’alpe Colla. Il tracciato è molto buono, sempre evidente, pulito e ben battuto. 

Sotto un rado bosco, attualmente in fase di rimboschimento da parte dell’ente Parco Valgrande, si sale a stretti tornanti sulla schiena d’asino che separa i valloni del Rio del Ponte (a sx) e del Rio di Nass (a dx) che scende direttamente da Colla. La pendenza è costante e decisa per tutto il tratto che porta agli alpeggi dei Curt. 

Sono 6 gruppi di baite sparse ai lati del sentiero e distribuite su circa 100m di dislivello. Il primo alpeggio si incontra verso quota 950m ed è quello meglio conservato e in buona posizione panoramica. Nel tratto che attraversa i Curt il fondo del sentiero è più roccioso, a tratti scavato direttamente nel sasso. Superate le ultime baite la pendenza finalmente si attenua e con un traverso verso destra si supera il Rio di Nass, proprio nei pressi dell’alpe Corpic, poche baite in buono stato in posizione aperta e panoramica. 

Da Corpic si affronta il tratto di salita finale, che risulta anche il più impegnativo. Il cartello del CAI indica 20 minuti per l’alpe Colla, ma è decisamente troppo ottimistico. Sono 250m in presa diretta (oltre 30%) avendone già saliti quasi 700. Mi sembra più realistico prevederne 35/40 (io ne ho impiegati 45). Il tracciato è su sentiero scoperto a ridosso del bastione che sorregge l’alpe, al riparo quindi da ogni brezza e con esposizione in pieno sud. Da considerare anche l’effetto “calore”.

Il sentiero è sempre ben evidente, in buono stato relativamente all’ambiente, con tratti su roccette o su costone erboso, parecchi tornantini e rari traversi. Si sbuca finalmente sulla stretta sella erbosa sulla quale resistono i ruderi dell’alpeggio, e si rimane letteralmente incantati dalla vista che ci si apre improvvisamente davanti e intorno.

Difronte la cresta che chiude la Valgrande con evidente a centro la Colma di Premosello. A destra ben 4 laghi: Mergozzo, Maggiore, Varese e Monate. A sinistra l’alpe addossata alla dorsale rocciosa che scende dalla Cima Saler. E alle spalle la lunga catena di cime che separa l’Ossola dalla Val Sesia con l’imponente parete est del Monte Rosa (oggi purtroppo nascosta da una persistente foschia alta). Le tardive nevicate primaverili sono la ciliegina sulla torta. È raro un panorama così vasto a soli 1400m di altitudine e a questo spettacolo ho dedicato una lunga sosta.

Rifocillato, riposato e soddisfatto ho ripreso la marcia a ritroso sul percorso di salita, dedicando più tempo a qualche visita curiosa agli alpeggi attraversati nella mattinata.

Penso che sia superfluo sconsigliare l'escursione durante i periodi molto caldi


Effettuata8 Aprile 2024
Dislivello complessivo930 m   
Distanza percorsa 8 Km
Tempo di cammino 6 h  30'


NOTE  importanti:

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