Bisogna dar merito al Comune di Masera dell'impegno messo nel valorizzare e manutenere la rete di antichi sentieri che percorrono l'intera dorsale che sale alle spalle del paese. Sul sito del comune è disponibile una mappa e la descrizione dei quattro itinerari. Sono tutte proposte interessanti che possono essere facilmente incrociate per ricavarne una lunga serie di varianti. Vista l'esposizione al sole pomeridiano e le basse quote la zona è indicata per tutte le stagioni - escludendo la piena estate - ma ideale per il tardo autunno (foliage) e le belle giornate invernali.
Il piccolo lago di Onzo è facilmente raggiungibile percorrendo la strada consortile per l'alpe Pescia. La strada, chiusa al traffico con sbarra poco sopra la frazione Bondolo/ Case Brencio, sale pigramente tra vigneti, chiesette e frazioni sparse e in poco più di un'ora raggiunge il lago e le belle baite di Avonso. Il lago è chiuso da uno sbarramento artificiale che si può attraversare per farne il periplo, prestando attenzione a qualche tratto paludoso. Da notare la "schiumarola", simile ad una macchina leonardesca, che filtra le foglie che cadono in acqua prima che possano intasare il canale di presa. C'è un'area attrezzata per il pic-nic e qualche festa campestre, alle spalle del quale un balcone roccioso consente una bella vista sulla piana di Domodossola.
Raggiungere in auto il piccolo parcheggio presso la sbarra fa risparmiare tempo, però fa perdere la parte più interessante della gita. Almeno sino alla sbarra il percorso non è obbligato e si possono tentare scorciatoie e mulattiere che salgono, partendo dal centro di Masera, la soleggiata costa. La collina è disseminata di vecchie grandi ville e palazzi signorili tutti meritevoli almeno di uno sguardo. Alcune abitazioni sono purtroppo in abbandono, altre sono state ristrutturate e a volte divise in appartamenti. La più bella e famosa è Villa Castelli , oggi di proprietà comunale, circondata da un bellissimo parco, purtroppo non sempre visitabile. (vedi altre foto)
Propongo qui una VARIANTE per escursionisti. Si parcheggia a fondovalle in frazione Menogno e si procede in piano verso nord. Giunti alle spalle della zona industriale si prende a salire su ripida scalinata tra vigneti e abitazioni sino a sbucare in frazione Cresta. Dall'Oratorio di San Bernardo si prosegue verso la nota Locanda del Divin Porcello oltre la quale si imbocca una mulattiera in perfetto stato che probabilmente era l'antico percorso per l'Alpe Pescia. Poco oltre ci si immette nel "percorso verde" segnalato dalla proloco. La pendenza è sempre decisa e costante - si incrocia la condotta forzata che scende dal lago e si transita presso vari gruppi di baite. Si sbuca sulla strada consortile nei pressi della Cappella di Sant'Antonio più a monte del lago di Onzo. Anche per la discesa ho utilizzato una vecchia mulattiera che parte dal gruppo di baite poco a valle del lago e segnalata come "percorso giallo". Non è stata una scelta felice - questo tratto è parecchio disastrato e i bollini gialli a volte sono molto distanziati tra loro. Vista anche la forte pendenza occorre procedere con prudenza. Dopo una ventina di minuti si incrocia la strada consortile presso il tornante di località Case Brencio.
Da qui per tornare al fondovalle si può seguire la strada o sfruttare tratti di mulattiere come scorciatoie.
Effettuata | 21 Novembre 2022 |
Dislivello complessivo | 400 m |
Distanza percorsa | 6 Km |
Tempo di cammino | 2:30 ore |
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