Un tratto in decisa salita e si sbuca
sul pianoro al fondo della stretta valle, spariti alberi e cespugli anche
l’ambiente e i panorami cambiano. In alto, sul costone roccioso che occorre
risalire, è ben visibile, tra una nuvola e l'altra, il rifugio con alle spalle il Pizzo di Andolla con i
suoi nevai. Il sentiero in falsopiano raggiunge la base del costone su cui
sorge il rifugio. Al bivio si prende a destra la traccia che subito prende ad
inerpicarsi con stretti tornanti e parecchi gradoni e che, senza dare tregua,
risale i 400m finali.
Il rifugio Andolla, sempre aperto e molto frequentato nel periodo estivo, si trova su un bellissimo pianoro panoramico, circondato da una lunga corona di cime. In senso orario: Punta della Turiggia, Coronette, Pizzo Bottarello, Pizzo di Loranco, Pizzo di Andolla e Cima del Rosso. Tra una vetta e l’altra si aprono le bocchette che conducono alle valli confinanti.
Il
rifugio Andolla è infatti base di appoggio per ascensioni e traversate, tra
queste: al lago di Camposecco per il passo delle Coronette e alla val Zwischbergen per il passo di Andolla. Tutte avventure ormai
fuori della mia portata, purtroppo.
Per avere una veduta su Cheggio e il Bacino dei Cavalli occorre portarsi sulla destra del rifugio lungo il falsopiano che porta ai ruderi dell’alpe Colonna, anche un poco oltre (traccia blu sulla mappa - 45 min. A/R).
Cercando alternative per la discesa, dopo uno sguardo alla cartina, ho deciso di puntare verso l’alpe Camasca, visibile sul fondovalle. Poco più a monte del rifugio è evidente la traccia (gialla sulla mappa) che perde rapidamente quota puntando verso uno stretto canaletto. Il torrente che scende dai nevai quel giorno era però molto “allegro”, anche troppo, tanto da scoraggiarne il guado. Peccato.
Effettuata | 25 Agosto 2020 |
Dislivello complessivo | 750 m |
Distanza percorsa | 12 Km |
Tempo di cammino | 7 ore |
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