Le valli che circondano Domodossola offrono una grande varietà di percorsi adatti ad ogni tipologia di escursionista. In queste pagine mi propongo di riportarne alcuni, da me provati, e di fornire qualche informazione, sperando di fare cosa utile ad altri appassionati come me.

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Val Troncone (Valle Antrona)

Gli alpeggi dell'alta valle Antrona e delle sue confluenti hanno subito un quasi totale abbandono. La natura ha riconquistato quanto il lavoro di secoli era riuscito a strapparle e l'ambiente, oltre Campliccioli, è decisamente "wild". Fortunatamente la recente attrattiva degli stambecchi acrobati sulla diga del Cingino richiama molti escursionisti e la rete dei sentieri principali si mantiene in buone condizioni. 
Un tempo la strada Enel che sale sino alla diga di Campliccioli era aperta al traffico facendo risparmiare 300m di dislivello. Ora però la strada è chiusa e raggiungere Cingino comporta oltre 4 ore di cammino per 1300m di dislivello, di cui i 600m finali in "presa diretta", troppo per le mie risorse. Ho parcheggiato nei pressi del lago di Antrona e mi sono messo in cammino con obiettivi più modesti. Per qualche minuto si segue il percorso del giro del lago (sponda sud) fino ai cartelli che indicano la deviazione per Campliccioli. 
Inizialmente su sentiero un po' accidentato, poi su una ben conservata mulattiera, in circa 50 minuti si giunge alla diga di Campliccioli. Passando sul muraglione ho raggiunto la sponda soleggiata e ho iniziato il periplo del lago. Percorso ondulato, semplice e alla portata di tutti. Superate la case di Vassoncino si sale in direzione di una croce che precede le baite di Granarioli. Per chiudere il giro del lago si può prendere a sinistra il sentiero che scende al ponticello che riporta sull'altra sponda. Decido di proseguire (cartelli) verso l'alpe Lombraoro. Il percorso continua ad essere agevole e sempre evidente, lunghi tratti in falsopiano intervallati da qualche breve strappo, sempre sotto un luminoso bosco di larici. A tratti si costeggia il torrente Troncone che scorre tranquillo su un fondo di rocce levigate. Si sorpassano i ruderi di Casaravera e in circa un'ora (da Granarioli) sono arrivato a destinazione, dopo aver lasciato sulla destra il sentiero che si inerpica verso la diga del Cingino.
Qui la valle si allarga in un vasto anfiteatro , sullo sfondo oltre la cascata si intuisce la posizione di vari alpeggi ormai in totale abbandono. Ritorno sui miei passi fino al ponticello e alla deviazione per l'alpe Lareccio dove si può trovare comodo spazio per una meritata sosta. Riprendo la discesa lungo il tracciato fatto in salita sin quasi in vista di Granarioli dove un cartello indica la deviazione per riprendere il percorso del giro del lago di Campliccioli. La sponda destra è molto più scoscesa, il percorso (in blu sulla cartina) è per alcuni tratti letteralmente ricavato dalla roccia e si cammina sempre lungo i resti dei binari posti quasi cento anni fa' per agevolare il trasporto dei materiali per la realizzazione delle dighe.
Raggiunto lo sbarramento di Campliccioli, per non ripercorrere la mulattiera fatta al mattino, sono sceso lungo la strada di servizio dell'Enel. Sicuramente l'ho allungata di almeno un chilometro ma si possono godere scorci panoramici sul lago di Antrona e sul fondovalle.


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Effettuata 14 Settembre 2019
Dislivello complessivo 750 m
Distanza percorsa 15 Km
Tempo di cammino 6 ore

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