Lunga e facile camminata che consente di conoscere una zona meno frequentata del Devero. Nella prima parte è richiesta una minima capacità di orientamento nel ritrovare le tracce di sentiero che a volte spariscono tra prati incolti e boschi in avanzamento. Si lascia il parcheggio, si attraversa il primo ponte e poco più avanti, a destra si riattraversa il torrente Devero su un ponticello. Il sentiero (a tratti scivoloso per l'umidità) tende a scendere mantenendosi sulla sinistra del torrente sino ad arrivare in corrispondenza della galleria stradale di accesso all'alpe; si mantiene però alto e devia verso sinistra per portarsi all'imbocco del vallone che risale verso la Forcoletta. Si incontrano diversi gruppi di baite quasi completamente abbandonate mentre progressivamente il panorama si amplia.
Arrivati circa a quota 1.800m si può proseguire sul sentiero abbastanza ripido che punta direttamente alla Forcoletta o piegare verso destra per raggiungere l'alpe Fontane. Qui il sentiero si divide in almeno tre alternative, conviene però tenere la traccia di destra che presto diventa la pista forestale di servizio tra l'alpe e Sangiatto. Raggiunto il pianoro dei 2.000 metri si giunge ad un altro bivio. A destra verso gli alpeggi di Nava e Corteverde, a sinistra verso lo scollinamento sul piano dei laghi di Sangiatto; questo è il nostro percorso. Lo scenario è magnifico anche se la lunga estate secca ha anticipatamente ingiallito gli ampi pascoli.
Anche i laghetti sono molto in sofferenza lasciando scoperte rive di terra disseccata. La direzione è sempre facilmente intuibile e in meno di mezzora di facile discesa si raggiungono l'alpe e il rifugio. Per il rientro al Devero esistono diverse soluzioni; noi abbiamo optato per la più diretta, quella che passa per Corte d'Ardui. Si tratta del percorso fatto in salita nel giro del
Grande EST, questa volta percorso in discesa.
(vedi anche)
| Effettuata |
12 Settembre 2016 |
| Dislivello complessivo |
550 m |
| Distanza percorsa |
10 Km |
| Tempo di cammino |
3:30 ore |
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