Il Monte Rosa da Provaccio |
Innumerevoli gli alpeggi che
si incontrano ad ogni radura, ciascuno con il suo scorcio panoramico, ora sulla
valle Anzasca, ora sulla valle Olocchia. A monte dell’alpe Loro si incrocia per
l’ultima volta la strada consortile (che qui termina) in compenso il tracciato
si fa più evidente e cominciano ad apparire i classici segni bianco/rossi.
Superata Rausa San Carlo la
pendenza si attenua, l’ambiente si fa più alpestre e il sentiero serpeggia
sotto uno splendido bosco di larici, pulito e luminoso. Si supera prima il “baitone”
di Villa Simonini (?!) e si sfiora l’alpe Rausa (che rimane sulla destra e che
vale la breve deviazione per la bella vista sulle creste che separano l’Anzasca
dall’Antrona).
Più oltre qualche baita in legno e pietra, il laghetto di Campo Aostano e lo scollinamento a quota 1.800m sul vallone di Olocchia. Una palina indica a sx la traccia, sempre evidente, che sale al Pizzetto. Il percorso non presenta pericoli oggettivi, ma la forte pendenza del crinale sud richiede prudenza. Dalla stretta cima erbosa la visuale è maestosa in tutte le direzioni.
Dopo una sosta contemplativa
ho ridisceso con attenzione la cresta sino a tornare alla sella di quota 1.800
dove ho pranzato e riposato. Con calma
poi ho rifatto in discesa lo stesso percorso della salita, gustandomi la
bellezza degli ambienti e degli alpeggi che si attraversano.
Questa escursione,
chiaramente poco frequentata almeno da Provaccio in su, meriterebbe un successo
maggiore, per il quale è indispensabile una migliore gestione della
segnaletica. Mi sorprende che in una valle a vocazione “turistica” come l’Anzasca
si riscontrino simili carenze.
Effettuata | 29 Luglio 2024 |
Dislivello complessivo | 980 m |
Distanza percorsa | 12 Km |
Tempo di cammino | 8 h |
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