Si parcheggia agevolmente presso il cimitero nuovo proprio all’inizio di Cardezza. (dietro la chiesa parrocchiale è visitabile il vecchio cimiterino panoramico sul fondovalle).
Alla prima curva oltre la piazza della chiesa, alla cappelletta prendere a destra la bella via crucis che in pochi minuti sale all’Oratorio di S. Antonio da Padova. Si traversa la strada e si prosegue su sentiero evidente che contorna le case più alte del paese e torna ad incrociare la strada consortile per Marzone nei pressi di un alto traliccio. Chi intende salire agli alpeggi utilizzando la vecchia mulattiera deve prendere a sinistra per cinquanta metri e, nei pressi di un’abitazione, seguire le indicazioni verso monte. Il tracciato è in pessime condizioni, ripido e faticoso oltre il necessario e mi sento di sconsigliarlo. Io l’ho seguito solo in parte – verso quota 650m presso una baita, attraversando un ponticello, ho preso un traverso (non riportato su tutte le mappe) che in dieci minuti in falsopiano mi ha riportato sulla strada consortile che ho poi seguito fedelmente.
Anche questo tracciato presenta pendenze sempre elevate, ma almeno il fondo è agevole. Sotto un luminoso bosco di faggi si raggiungono le baite dell’alpe Marzone di sotto. Ancora un paio di traversi e si arriva alla frazione alta. Degli alpeggi rimane ben poco, il bosco ha ormai invaso tutto. Un cartello indica la direzione per il “lago” (10min). Forse la stagione esageratamente secca ha infierito sul povero lago (alimentato probabilmente solo dalle piogge) ma questo si presenta come una fossa torbida delle dimensioni di una piscina per bambini, mentre gli alberi cresciuti attorno precludono ogni panorama. Per essere un alpeggio servito da strada carrozzabile ho trovato deludente lo stato di abbandono in cui versa la tanto decantata Alpe Marzone.
Fortunatamente ho deciso di proseguire verso l’alpe Coriesco (50min) seguendo sempre la strada consortile. Le pendenze sono meno marcate e i traversi si fanno più lunghi. Dopo pochi minuti si giunge ad una zona attrezzata per feste e pic-nic, decisamente la zona meno triste dell’alpeggio, da cui si gode anche di una bella vista sul fondovalle e sulla prospicente valle Antrona.
Proseguendo sulla carrareccia si raggiunge un piccolo alpe affacciato su Domodossola. Sulla destra si prende un sentiero che con un ultimo strappo sbuca sul balcone erboso dell’alpe Coriesco, affacciato a sud sopra Pallanzeno e verso la valle Anzasca con la cresta del Monte Rosa a chiudere l’orizzonte. Una cappelletta ed una panca rendono comodo e piacevole la sosta rifocillatrice. Alla sella erbosa la strada consortile termina; un cartello indica il sentiero per il Pizzo delle Pecore (altre 2 ore e 30).
Per il ritorno ho rifatto in senso inverso il percorso della salita – senza però lasciare la strada consortile.
Effettuata | 17 Marzo 2023 |
Dislivello complessivo | 700 m |
Distanza percorsa | 9,5 Km |
Tempo di cammino | 4 ore 45' |
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