Le valli che circondano Domodossola offrono una grande varietà di percorsi adatti ad ogni tipologia di escursionista. In queste pagine mi propongo di riportarne alcuni, da me provati, e di fornire qualche informazione, sperando di fare cosa utile ad altri appassionati come me.

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La bassa Valle Antrona

La frazione di Zonca vista da Crot
Visitare queste zone è fare un viaggio nel tempo, in un mondo che non c’è più, dove la natura si sta riprendendo quello che il lavoro di secoli le aveva sottratto. Grazie ad una rete di sentieri e mulattiere, fortunatamente ancora in buono stato, è facile raggiungere le molte frazioni che fino a pochi decenni fa erano ancora densamente popolate e coltivate. L’evidente stato di abbandono odierno non può non suscitare malinconia. Poche le case ancora agibili ed abitate saltuariamente nella buona stagione. Soprattutto da stranieri – per lo più svizzeri e tedeschi – che in anni recenti hanno acquistato qua e là le abitazioni meno disastrate, costituendo una piccola enclave, principalmente nella zona di Bordo e Cheggio.




BORDO - un piccolo Tibet 


E’ in questa frazione che maggiormente si è concentrata l’attività di ristrutturazione e recupero di abitazioni abbandonate. Attività portata avanti da un gruppo di persone che condividevano una visione spiritale e contemplativa che ha portato alla nascita di una comunità buddhista – storia e finalità di questa comunità sono presentate ampiamente sul sito www.bordo.org/it - Aldilà di altre motivazioni ho trovato interessante la breve visita a Bordo per la quiete dei luoghi e l’accoglienza degli abitanti.

Si può lasciare l’auto in frazione Rivera e seguire la stradetta e successivamente la mulattiera che porta a Rugineta – visitando una prima serie di oratori e cappellette che si incontreranno lungo tutto il percorso.   

Bordo vista da Cheggio

A Rugineta si prende a salire verso Cheggio (raggiungibile anche rimanendo sulla stradetta iniziale). Attraversato il borgo e superato un ponte in muratura in breve falsopiano si giunge a Bordo. L’arrivo è preannunciato dallo sventolare di moltissime “preghiere” e dal suono di molte “campane a vento”, di tutte le forme e dimensioni (ce ne sono anche sul campanile). L’atmosfera è particolare.

Noi ci siamo passati ad inizio primavera e abbiamo incontrato i pochi “tibetani” che preparavano la riapertura del centro dopo la pausa invernale. Ragazzi gentili e ospitali che ci hanno fatto visitare alcuni dei luoghi più significativi per la comunità.

Da Bordo una facile mulattiera in dolce discesa riconduce al parcheggio di Rivera 

(Dislivello  200m   3Km   2h).

(vedi altre foto)     



Attorno a SEPPIANA

Si parcheggia a lato della provinciale e si seguono le stradine del borgo avendo come obiettivo il campanile della parrocchiale di S. Ambrogio, circondata da un bel sagrato panoramico. Dietro la chiesa, presso il cimiterino, una tabella fornisce alcune indicazioni escursionistiche. Prendere la mulattiera di sinistra in direzione Zonca che parte in decisa salita e con alcuni tornantini, prendendo rapidamente quota. Inizia poi un lungo traverso in direzione ovest, sempre in decisa salita. Su ottima mulattiera si arriva a un ponticello e subito dopo si incrocia la carrareccia che sale dal fondovalle. La si segue sino al piccolo parcheggio da dove la mulattiera riprende la ripida salita che porta alla frazione nei pressi dell’oratorio di SS. Lucia e Apollonia, dal cui sagrato si ha una bella visione sull’ambiente circostante. Vale la pena proseguire in direzione ovest per una decina di minuti per giungere alla frazione di Crot per osservare le antiche case – in quasi totale sfacelo – che testimoniano di un passato di una certa ricchezza. 

Veduta da Valleggia

Ritornati all’oratorio di Zonca proseguire in falsopiano verso Valleggia. Si giunge in breve ad un bivio. Si prende a sinistra e si affronta un tratto abbastanza difficoltoso che in decisa salita risale il fianco del valloncello. Il sentierino è segnato ed evidente, è però molto stretto e sdrucciolevole su una costa abbastanza pendente. Arrivati ad un ponticello la situazione si normalizza ed in breve si giunge a Valleggia, altra bella frazione in posizione soleggiata ed aperta. Qui le case sono quasi tutte riattate essendo Valleggia raggiunta da una stradetta che sale da Montescheno. Si segue questa strada in leggera discesa e dopo qualche tornante si lascia la strada e si punta verso la frazione di Barboniga. Si lascia la frazione su ottimo sentiero che quasi in falsopiano ritorna a Zonca. Da qui si ritorna a Seppiana per il percorso fatto in salita.

(Dislivello  450m   6Km   3h).

(vedi altre foto)












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