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Escursione breve ma impegnativa per i molti passaggi esposti e scivolosi. Occorre tanta attenzione e prudenza ma la gita merita di essere provata. Suggerisco però di fermarsi all'alpe Presa Bruciata o raggiungere al massimo il canalone di Presa Pioda, col torrente che precipita verso Gondo, così da avere altri punti di vista sui panorami circostanti. Più oltre non conviene, fatica e rischio sprecato; l'alpe di Presa Cima non aggiunge nulla al valore della gita mentre l'attraversamento dei 3 fatiscenti ponticelli in legno che si incontrano sul percorso è veramente pericoloso. Il terzo è stato probabilmente colpito da qualche scarica di sassi o neve nell'inverno precedente. Risulta leggermente inclinato verso il vuoto, la fune di sicurezza è tranciata e il fondo è viscido per gli spruzzi d'acqua. Quando sono ridisceso a Gondo ho provato ad avvertire la guardia svizzera di confine, ma credo senza risultato. Il poliziotto sembrava capire solo il crucco (ho tentato in italiano, francese e inglese).
*** Aggiornamento 2016 - mi hanno informato che il terzo ponticello è definitivamente sparito nel burrone - il passaggio diventa di tipo alpinistico
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Presa Bruciata |
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Il secondo ponticello |
Garantisco che il tratto veramente di soddisfazione è il primo, dal parcheggio al tornante della statale fino a Presa Bruciata. Tante le viste su Gondo, il fondo valle e le pale rocciose a fronte; belli i passaggi su strette tracce con un paio di tratti con fune di sicurezza.
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Le strette cenge del primo tratto |
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Uno sguardo verso Gondo |
Effettuata |
22 giugno 2015 |
Dislivello complessivo |
650 metri |
Distanza percorsa A/R |
5 Km |
Tempo di cammino |
2:30 ore |
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