Le valli che circondano Domodossola offrono una grande varietà di percorsi adatti ad ogni tipologia di escursionista. In queste pagine mi propongo di riportarne alcuni, da me provati, e di fornire qualche informazione, sperando di fare cosa utile ad altri appassionati come me.

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Bivacco Alpe Rina

Si sale in auto oltre Trontano sulla carrozzabile per l’alpe Parpinasca, sino al parcheggio di Faievo. Una mulattiera (in rosso sulla cartina) esce diritta oltre il tabellone turistico e in breve si giunge alle baite di Faievo. Oltre le case e il bel fontanile il tracciato entra nel bosco e diventa un sentiero che punta dritto su Parpinasca. A metà percorso si incontra un bivio – seguire il cartello che indica a destra per l’alpe Nava. In breve si sbuca sulla strada carrozzabile per Parpinasca (da Faievo in poi chiusa al traffico), pochi metri oltre un altro cartello indica il sentiero per l’alpe Nava. Si sale in presa quasi diretta sotto un bel bosco di conifere e si arriva ad un terzo bivio. L’alpe Nava è raggiungibile per entrambi i sentieri consentendo di fare un giro ad anello. Ho preso a destra su buon sentiero in lungo traverso direzione ovest sotto un bosco ora di faggi. Verso la fine la pendenza aumenta senza però mai diventare troppo impegnativa, si scontorna il crinale che separa la Vigezzo dall’Ossola e si raggiungono le baite dell’alpe Drisioni. Posizione molto panoramica su Domodossola e le sue valli laterali – sarà comunque una vista costante che andrà aprendosi continuando a prendere quota. 

Lasciando l'alpe Drisioni
Dietro le baite si risale il costone erboso sulla destra (il terreno è “arato” dai cinghiali ma si intuisce sempre la direzione da tenere), in cima al cocuzzolo mantenersi sul lato destro e seguire le tracce in leggera discesa. Si procede con prudenza sullo stretto dorso che separa il vallone di Parpinasca e lo sprofondo che precipita verso Cosasca, nascosto in questa stagione dall’abbondante vegetazione.

Un breve tratto in discesa e si incontra un sentiero che sale da sinistra (è quello ad anello del terzo bivio) e che seguirò in discesa. Ora la pendenza si fa più decisa e anche il sentiero è più impegnativo causa vegetazione e tratti di fondo umido. Si aggira il costone in direzione sud-est e si raggiunge il passo di Nava posto sotto la Punta Pisoni. Dal passo si apre la vista verso il formale di Rina e ben visibili – ad almeno 50 minuti di saliscendi - le baite dell’alpe. Il passo di Nava può anche essere di per sé l'obiettivo per una fantastica escursione. La vista sulle creste del Tignolino, la Testa di Menta e la Testa di Parise, che separano dalla Val Grande, sono un bello sguardo su un ambiente ormai completamente tornato “wild”. Sempre dal passo di Nava non si devono perdere altri due balconi panoramici. Dal Passo prendere a sinistra le tracce in piano che portano al costone erboso che sovrasta Parpinasca, bastano poche decine di metri perché appaia tutto il panorama della val Vigezzo occidentale, fino alla Piana e oltre.

Il bivacco sovrastato da enormi massi
Dal passo se invece si seguono le tracce a destra (e soprattutto le tubature dell’acqua) che scontornano il piccolo dosso sassoso (tratto iniziale leggermente esposto), in 10 minuti si arriva alla desolata alpe Nava, in stato di semi abbandono ma in posizione panoramica sulle valli ossolane (Bognanco, Divedro, Antigorio….).

Per chi intende proseguire sino al bivacco, una volta ritornati al passo, puntare in direzione sud (in giallo sulla cartina), e percorrere il lungo falsopiano verso l’alpe Rina. Il sentiero è abbastanza accidentato ma sempre ben visibile. Si perde leggermente quota sino ad attraversare la pietraia che scende dal vallone del Tignolino , per poi risalire sull’altro versante e giungere finalmente all’alpe Rina. L’unica costruzione in buono stato è quella del bivacco, bello accogliente e abbastanza attrezzato. La vista si amplia ulteriormente sulle valli prospicenti e sulle cime alle loro spalle, dall’Andolla al Leone, oggi visibili solo a tratti per le molte nuvole torreggianti.

Il bivacco è un punto di appoggio per chi vuole raggiungere la Val Grande attraverso la mitica Scala del Ragozzale (almeno altri 350m di dislivello e 1h e 30 min. di cammino) .... devo rassegnarmi agli anni che passano, per me oggi finisce qui!

Ritorno sui miei passi sino al passo di Nava e ridiscendo sino al bivio. Per compiere il percorso ad anello che avevo programmato, si prende a destra (in blu sulla cartina) e in costante leggera discesa sotto un bosco molto mutevole e su percorso a tratti "libero" si raggiungono gli alpeggi di Pieso, Boschetti, Scarpia e Parpinasca con il suo rifugio ben fornito di fresca birra. In breve si rientra al parcheggio di Faievo.

Sulla via di ritorno - l'alpe Pieso






















(vedi altre foto)

 
Effettuata 9 Settembre 2022
Dislivello complessivo860 m   
Distanza percorsa 11 Km
Tempo di cammino 6 ore

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