Le valli che circondano Domodossola offrono una grande varietà di percorsi adatti ad ogni tipologia di escursionista. In queste pagine mi propongo di riportarne alcuni, da me provati, e di fornire qualche informazione, sperando di fare cosa utile ad altri appassionati come me.

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Alpe Forno inferiore

Dal parcheggio di Devero ho attraversato la piana in direzione del rifugio Castiglioni e poco prima di raggiungerlo ho seguito a destra il tracciato invernale per Crampiolo - buon sentiero nel bosco che senza difficoltà transita anche per l’alpe Vallaro. Da Crampiolo sulla carrabile lastricata ho raggiunto la diga tenendomi a sinistra del Montorfano.

Raggiunto il muraglione si imbocca il sentiero che con lungo falsopiano risale il lato ovest del lago di Devero superando, con qualche passaggio faticoso, alcuni ghiaioni. Magnifica la vista sulle acque blu del lago e sulla dorsale del Grande Est che separa dalla Val Formazza. A metà percorso, in prossimità di un ponticello, a sinistra si stacca il sentiero per la selvaggia Val Deserta.

Raggiunta la testata del lago inizia la salita verso Pianboglio nello stretto valloncello del rio d’Arbola per sbucare sul pianoro sul lato sinistro della diga in disarmo - occorre quindi attraversare il ponte e risalire il muraglione su comodi gradini metallici. Bel panorama verso ovest sugli sfasciumi e le creste del gruppo dell’Albrunhorn. Facilmente individuabile l’intaglio della bocchetta d’Arbola che era l’obiettivo della mia escursione. Da Pianboglio la tabella indica 1h30’ – ho dovuto rendermi conto di aver sottovalutato la lunghezza totale del percorso, il tempo richiesto dal faticoso tratto sul lago e di essere partito un po’ troppo tardi. A malincuore ho deciso di rinunciare al programma e data un’occhiata alla cartine – per salvare la giornata – ho puntato sull’alpe Forno inferiore.

Si sale per pochi minuti in direzione sud verso l’alpe Canaleccio fino ad incontrare la carrabile di servizio all’alpe Forno che in direzione nord, con discreta pendenza e qualche tornante, raggiunge il pianoro sommitale (per tutta la salita la vista della bocchetta d’Arbola ha continuato a tormentarmi). L’ambiente è magnifico, lo sguardo si perde verso le cime che separano la valle di Devero a ovest dal Canton Vallese e ad est dalla Formazza mentre a sud sono chiaramente visibili il Corno ed il Monte Cistella, il Pizzo Diei, il Dosso di Ciamporino e l’altopiano di Buscagna. 

L’alpeggio era stato scaricato da poco, come testimoniato dall’abbondante “concimazione” e dalle attrezzature di mungitura ancora montate nella lunga stalla. L’alpe Forno è uno dei pascoli del consorzio di produzione del famoso e buonissimo Bettelmatt.

Per il ritorno si procede in direzione sud sul lungo altopiano costellato di laghetti e torbiere sino ad affacciarsi al canalone presso l’alpe Satta. Il sentiero non raggiunge l’alpe ma segue il torrente perdendo rapidamente quota per poi aggirare un costone in falsopiano e sbucare all’Alpe della Valle. Su un fondo a tratti dissestato si affronta l’ultima discesa verso il lago del Devero, che si raggiunge nei pressi dalla diga incrociando la strada consortile che termina a Crampiolo. Tra le opzioni per rientrare al parcheggio di Devero la più bella è sicuramente la vecchia mulattiera che transita presso la Corte d’Ardui (traccia gialla).


(vedi altre foto)


Dettaglio salita all'alpe Forno
Alternative tra Devero e Crampiolo


Effettuata 17 Settembre 2021
Dislivello complessivo750 m  
Distanza percorsa 16 Km
Tempo di cammino 7 ore


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